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HOF DES WANDELS | PERMACULTURA | COSA E' PERMACULTURA?
Tante strade portano a Roma.
Altrettante portano alla permacultura.
Per chi si è già avvicinato al principio versatile della permacultura, sa che ognuno ha un modo individuale di interpretare questo metodo. Infatti la scuola australiana di Bill Mollison e David Holmgren può essere estesa a tutti gli ambiti di vita, lasciando comunque ampi spazi nella definizione dei progetti. L’obbiettivo rimane però uno solo: creare, seguendo madre natura, sistemi duraturi e di lunga vita.
Giardino senza giardiniere?
Originariamente la permacultura venne adoperata per l’agricoltura. Una volta constatato da Mollison e Holgren, che l’agricoltura industriale nuoce il terreno, il bilancio idrico e la biodiversità, già negli anni 70 cercarono, con l’aiuto di mezzi scientifici, di trovare nuovi metodi di agricoltura duratura. Hanno studiato diversi metodi di utilizzo del terreno agricolo a livello globale, per provarne alcuni di prima mano e hanno poi steso alcuni principi di progettazione.
L’obbiettivo della cosiddetta permanent agriculture (=agricoltura permanente)
è quello di creare sistemi DURATURI, EC*******, FUONZIONALI A LIVELLO ECONOMICO E SOCIALE. In poche parole, lavorare nel rispetto delle generazioni future.
Nessuno dev’essere sfruttato, nessun rifiuto creato e nessun inquinamento.
Garantendo comunque una vita dignitosa a tutti.
Solo così ci sarà futuro per l’agricoltura e tanti altri ambienti di vita.
Con tutte le differenze che si trovano nei diversi modi di permacultura,
tutti hanno gli stessi obbiettivi etici:
* a questo punto ci piacerebbe spiegarvi come lavoriamo, ma purtroppo la legge europea 848/2018 art. 30 ci proibisce di utilizzare certe parole descrittive se non siamo in possesso del certificato bio e questo non lo siamo, scusateci.
Una buona pianificazione è permacultura
Vicino agli aspetti etici, rimane al centro dell’attenzione il design.
Esiste ancora il preconcetto, che fare permacultura signifca intervenire il meno possibile nella natura, ovvero lavorare poco e raccogliere tanto. Invece il segreto si nasconde nella pianificazione. Prima di creare nuovi campi, il terreno va osservato e catalogato.
I singoli elementi vengono analizzati, si crea una relazione tra di loro e se ne valutano i limiti e risorse. Ci si orienta sempre a madre natura, dove i singoli elementi si danno forza a vicenda invece di indebolirsi.